Segnala su:     segnala su OKNOtizie    Segnala su Del.icio.us     sagnala su facebook


Sport  »  Basket  »  
Caserta riabbraccia re Oscar
Al brasiliano le 'chiavi' della città: "Da oggi sarò casertano davvero"
 
Caserta riabbraccia re Oscar
Caserta – È arrivato. Finalmente. Il giorno tanto atteso, il giorno di Oscar. Dopo poco più di una decade, eccolo: ‘o rey, il re. Il re è tornato, per omaggiare i suoi tifosi vecchi e nuovi. Si, perché il ritorno di Oscar a Caserta è stato vissuto da tutto il popolo bianconero con un entusiasmo ed un’attesa senza pari: grandi e piccini hanno fatto ore di fila per accaparrarsi un biglietto per lo show. Prima della gara con gli acerrimi avversari della Consultinvest Pesaro, la festa in onore del re. Un re amatissimo e a lungo rimpianto. Campioni come lui non nascono tutti i giorni e, in un’epoca in cui troppo spesso ci si lascia tentare dal vil denaro, la scelta di quello che è stato uno dei capocannonieri più prolifici del campionato di basket italiano, è stata dettata dal cuore. Lui, che avrebbe potuto giocare ovunque, lui, corteggiatissimo dai più grandi club d’Europa e d’oltreoceano, lui, ha scelto Caserta come sua città d’adozione. E i casertani lo hanno sempre ringraziato per questo. In una terra troppo spesso sui giornali per episodi poco edificanti, lui ha regalato gioia, sorrisi e onori della cronaca. Caserta era un nome che negli anni ’80 si accostava non più al malaffare, ma al basket giocato, e questo soprattutto grazie a lui. Oscar. O’ Rey. Un uomo che ha vissuto un amore, corrisposto, con Caserta ed il suo pubblico. 
Pelle d’oca al suo ingresso in campo. Un po’ appesantito dall’età e dagli acciacchi, visibilmente emozionato, in tenuta sportiva. Rivederlo calcare le assi del PalaMaggiò dona a tutti i presenti un’emozione speciale. 
“Da oggi sarò casertano davvero” queste le prime parole del re. Da oggi, infatti, ufficialmente Oscar diventa un cittadino casertano, grazie alla cittadinanza onoraria di cui verrà formalmente insignito dal Sindaco Carlo Marino nell’intervallo della gara con la Consultinvest Pesaro. Poi il gigante brasiliano continua “quando sei in mezzo al campo, tutto sparisce. Il ricordo più bello che ho è della tifoseria di Caserta. Sono stato aiutato dal Signore che mi ha dato un fisico che mi ha consentito di giocare 8 anni a livelli altissimi”. 
Oscar e Caserta, ma anche Tanjevic. Il suo allenatore. E Gianfranco Maggiò, in rappresentanza di quella straordinaria famiglia che ha portato in alto il nome di Caserta. Insomma, un vero e proprio tuffo nel passato, molto toccante per chi c’era e lo ha vissuto in quei ruggenti anni ‘80, ma anche per chi, di quell’omone che veniva dal Brasile, ha solo sentito parlare. Gianfranco Maggiò ha ringraziato il padre Giovanni, senza il quale il miracolo casertano non avrebbe potuto compiersi. Al termine della cerimonia, il Patron Iavazzi consegna ad Oscar la canotta bianconera.
Valentina Romitelli
foto: lapresse
19/12/2016
 
 
 
 
SPORT
CALCIO
VOLLEY
SERIE C
SERIE MINORI
BASKET




 
 
 
Fai di Tutti in Piazza la tua home page   |    inserisci nei preferiti  |  mappa del sito  |  redazione  |  pubblicità

Testata giornalistica senza finalità di lucro, realizzata su base esclusivamente volontaria e gratuita
e registrata presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) con num. 715 del 17/09/2008.
E-Mail: redazione@tuttiinpiazza.it


 
Credits: Puntocomunicazione