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Harakiri Juvecaserta
Pesaro spegne un PalaMaggiò in festa per il ritorno di Oscar, battendo Caserta per 82-87
 
Harakiri Juvecaserta

PASTA REGGIA JUVECASERTA: Sosa 30, Cinciarini 14, Putney 10, Gaddefors, Jackson ne, Giuri 5, Bostic 5, Cefarelli ne, Metreveli ne, Czyz, Watt 18, Iavazzi ne.

CONSULTINVEST PESARO: Fields 13, Gazzotti 2, Cassese ne, Thornton 19, Jasaitis 8, Ceron 2, Bocconcelli ne, Jones 24, Serpilli ne, Nnoko 6, Zavackas 5, Harrow 8.

Parziali: 15-10; 36-36; 62-56; 82-87 (15-10; 21-26; 26-20; 20-31).7

Caserta – Tutto è pronto per la gara contro uno degli avversari con cui più sentita ed accesa è la rivalità: la Consultinvest Pesaro di coach Bucchi. Caserta-Pesaro è stata negli ultimi anni una sfida salvezza. Quest’anno, fortunatamente per i bianconeri, le posizioni in classifica sono ben diverse: quinta la Juvecaserta a 14 punti, penultima la Consultinvest a quota 6. Per la palla a 2 coach Dell’Agnello si affida all’ormai rodato starting composto da Sosa, Bostic, Gaddefors, Putney e Watt. Coach Bucchi manda invece in campo Harrow, Fields, Jasaitis, Jones e Nnoko. I primi punti sono biancorossi con Jones. Bostic, in quintetto dopo l’infortunio che gli ha fatto saltare la gara con Torino, si prende la stoppata di Nnoko, che poi va a canestro (0-4). Watt sigla i primi bianconeri (2-4). È una gara bruttina, almeno nei primi minuti. Dopo la parità raggiunta con Putney, Watt stoppa l’azione pesarese e fa scattare il contropiede: ma il canestro è stregato e neanche il fallo di Ceron su Putney consente di incrementare il gap (per lui 0/2). Il break di 7-0 con Watt e Putney consente a Caserta di portarsi sul +5 (11-6). Una sonnecchiosa Pesaro riesce a raggiungere il -1 (11-10), e Dell’Agnello chiama timeout. Il primo periodo scivola via, senza grandi emozioni, sul 15-10. Si riprende nel segno di Pesaro, a canestro con Fields e Thornton (15-14), mentre Putney si fa fischiare il secondo fallo e Dell’Agnello lo richiama in panca. Al 12’ la tripla di Zavackas porta in vantaggio gli ospiti (16-17). Qualche scelta poco lucida in attacco non permette a Caserta di monetizzare. Nel momento più confuso è Watt a caricarsi la squadra sulle spalle con 5 punti in fila che consentono il sorpasso bianconero (21-19) e risvegliano un assopito PalaMaggiò. Scelte poco sensate di Sosa obbligano Dell’Agnello al cambio: dentro di nuovo Giuri. Pesaro dà l’impressione di giocare in maniera più spensierata e questo le consente di portarsi nuovamente avanti: 23-28. La tripla di Bostic spazza via un po’ di preoccupazione per una gara abulica (26-28). Caserta continua ad affrettare le conclusioni, mentre Pesaro acquista fiducia e mantiene il vantaggio. Come accaduto già in precedenza, nel momento di maggiore sbandamento per la Pasta Reggia, interviene Watt che vola a canestro e ristabilisce la parità a quota 32. Si va all’intervallo sul punteggio di 36-36.

L’intervallo della gara offre anche l’opportunità di celebrare la cerimonia di consegna della cittadinanza onoraria ad Oscar Schmidt. “Aver contribuito ad elevare la nostra città ai massimi livelli dello sport nazionale ed internazionale”: questa la motivazione della delibera consiliare con la quale il Sindaco Marino ha attribuito la cittadinanza ad Oscar. La parola passa poi al re, o’ rey: “essere casertano per me vuol dire molto. Ringrazio Tanjevic ed il Cavalier Maggiò. E ringrazio anche tutti i tifosi bianconeri. Ringrazio il Sindaco, che mi ha fatto casertano come voi. Ora sono casertano come voi!”. Parole sentite, pronunciate con voce palesemente alterata dall’emozione. La stessa che ha infuso a tutti i supporters bianconeri presenti.

La gara riprende in sordina, nell’abulia che ha caratterizzato i primi 20’. Poi Sosa finalmente riscalda un poco partecipe PalaMaggiò, infilando 2 triple e un canestro che portano la Juve sul +6 (49-43 al 35’). Il parziale bianconero è incrementato da Putney (51-43) ed interrotto da Jones dalla linea dei 6,75 m (51-46). Il controbreak biancorosso di 8-0 porta nuovamente gli ospiti avanti: 51-52. Il gioco da 3 di Cinciarini e 2 fiammate di Sosa concludono la terza frazione sul punteggio di 62-56. Caserta rientra in campo nuovamente svogliata e la Consultinvest ne approfitta per riacciuffare la parità (65-65 al 33’). Parità che dura poco però perché i biancorossi, all’apparenza maggiormente motivati rispetto ai padroni di casa, riescono a portarsi avanti di 4 (71-75), prima della tripla di Cinciarini che fa esplodere il PalaMaggiò (74-75). La Juve è però costretta ancora a rincorrere, dopo le 2 triple di Jasaitis (74-81 al 38’). A 25’’ dalla sirena il tabellone segna 78-81. Thornton va in lunetta per il +5 (78-83). L’1/2 di Sosa dalla lunetta la dice lunga sull’andamento degli ultimi istanti di gara: non un belvedere l’incontro andato in scena. L’atteggiamento svogliato ed i numerosi errori in attacco condannano Caserta ad una sonora – quanto inaspettata – sconfitta per 82-87. Peccato davvero per un triplice ordine di motivi: si perde in casa, si perde contro Pesaro, si perde davanti ad un tifoso d’eccezione, il casertano Oscar.

Valentina Romitelli

19/12/2016
 
 
 
 
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