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Abolizione Camere di Commercio, insorge Rete Imprese
"Le funzioni che svolgono attualmente verrebbero disperse tra numerosi enti"
 
Abolizione Camere di Commercio, insorge Rete Imprese
Caserta - Eliminare obblighi inutili, non strumenti che funzionano  “Le Camere di Commercio costituiscono uno strumento importante ed essenziale che in questi anni ha sempre accompagnato e sostenuto le imprese italiane, dal credito ai processi di aggregazione, innovazione e internazionalizzazione, ed ha svolto un ruolo prezioso nella lunga crisi attraversata dalla nostra economia. Il sistema camerale si può e si deve riformare, con l’obiettivo di raggiungere una maggiore efficienza. Tuttavia, la sua eliminazione sarebbe un grave errore: le funzioni che le Camere svolgono attualmente verrebbero infatti disperse tra numerosi enti, con il rischio di accumulare ulteriori inefficienze e complessità burocratiche”.
Così le cinque associazioni che compongono Rete Imprese Italia (Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti) commentano la ventilata soppressione delle Camere di Commercio. E a tale appello si unisce anche il coordinamento di Rete Imprese Italia in Caserta. 
“Non confondiamo le funzioni con i soggetti. – riferisce Maurizio Pollini, coordinatore di Rete Imprese Italia in Provincia di Caserta - Le imprese, in particolare quelle di piccola dimensione, hanno necessità di disporre di funzioni di certificazione dei soggetti economici che oggi sono svolte dal Registro delle imprese presso le Camere di commercio e che da questo database derivano. Così come hanno necessità di disporre di funzioni di promozione per l’internazionalizzazione, per il sostegno al credito, per la creazione di reti, per lo sviluppo delle economie locali. Per svolgere questi compiti, se non ci fossero, dovremmo costituire delle Camere di Commercio. D’altro canto, organismi come le Camere di commercio italiane esistono in tutti i Paesi OCSE e in tutta l’Unione Europea e sono un felice connubio pubblico-privato. Se vogliamo favorire la crescita economica del Paese e la sua competitività – continua Pollini – è necessario puntare ad una innovazione del sistema camerale esistente, che rappresenta una espressione di democrazia economica e un valore aggiunto per lo sviluppo e la promozione delle economie del territorio in quanto, in particolare, coinvolge le imprese di minore dimensione. Rete Imprese Italia ritiene però che una sana spending review sia auspicabile anche nel sistema camerale. Questa riforma dovrebbe intervenire su quattro punti principali: 1) razionalizzazione del numero delle Camere di Commercio; 2) riordino delle Aziende speciali controllate; 3) miglioramento del processo di governance; 4) individuazione delle funzioni di servizio prioritario per le Pmi. Su questi temi auspichiamo anche un intervento delle istituzioni regionali, affinché si giunga ad un diversa soluzione rispetto a quella paventata dal governo centrale. Ritentiamo, infatti – conclude Pollini  che un simile intervento comporterebbe molti disaggi alle imprese del nostro territorio che vivono già innumerevoli disagi a causa delle burocrazia e di tanti altri aspetti qui a noi ben  noti”.
Redazione Tuttiinpiazza
08/04/2014
 
 
 
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ECONOMIA & FINANZA




 
 
 
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