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Edilizia, l'allarme di Traettino: "Settore al collasso"
"Il comparto ha visto una riduzione degli investimenti di oltre il 20% e lasciato a casa oltre 380 mila lavoratori. L'Imu un ulteriore mazzata"
 
Edilizia, l'allarme di Traettino:
Caserta - "L'imposta municipale sugli immobili (Imu) è l'ennesima mazzata inferta dallo Stato al settore delle costruzioni. Un comparto trainante, in provincia di Caserta, che sta soffrendo, se possibile, anche più di altri la crisi economica che ci attanaglia, ormai, da troppi anni". Lo ha detto il presidente della Sezione Costruttori edili di Confindustria Caserta, Gianluigi Traettino, partecipando al convegno in materia di Imu, organizzato dall'Ordine dei dottori commercialisti, nel pomeriggio, presso il Teatro Garibaldi di Santa Maria Capua Vetere. E dove ha ricordato anche la mobilitazione nazionale dell'intera filiera delle costruzioni, che si è svolta stamane, a Roma, guarda caso, contro i ritardati pagamenti della Pubblica amministrazione.
Insomma, contro lo Stato, che appare vorace e intransigente quando si tratta d'incassare, e cattivo pagatore quando si tratta invece di onorare i propri debiti. I quali, infatti, attraverso i molteplici addentellati della Pubblica amministrazione e, in particolare nei confronti delle imprese di costruzione, non sono affatto pochi, anzi. L'Ance stima, infatti, che le sole aziende associate vantino nei confronti dello Stato oltre nove miliardi, cifra che sale a ben 19 miliardi se si considera l'intera filiera. 
"Una situazione – ha detto Traettino – che non è più sostenibile, soprattutto in un periodo di crisi così forte per il settore delle costruzioni, che dall'inizio della crisi ha visto ridursi drasticamente gli investimenti (-24%) e che ha lasciato a casa oltre 380 mila lavoratori". E accanto a questo – per tornare in argomento – si aggiunge una pesante stretta fiscale sulla casa che si ripercuote su tutto il settore visto che è prevista l'Imu anche su fabbricati invenduti e aree edificabili, senza tener conto del sempre più allarmante razionamento del credito (in 4 anni -44,3% i mutui per investimenti in edilizia non residenziale, -38,2% quelli in edilizia residenziale)". 
"Quello delle costruzioni – ha fatto notare Traettino – è l'unico comparto in cui l'invenduto è soggetto a tassazione. E si tratta di una vera e propria anomalia dal momento che nessun altro comparto industriale ha il magazzino tassato". Per il presidente dei costruttori bisognerebbe, invece, ridare slancio ad un comparto che ha effetti benefici su tutta l'economia, in quanto a bassa dipendenza da importazioni e ad alta densità di manodopera: "Quello delle costruzioni è un comparto – ha evidenziato – in cui per ogni miliardo di euro investito si genera una ricaduta di 3,37 miliardi di euro circa e diecimila nuovi posti di lavoro".
Da qui il beneficio che ricaverebbe l'economia di Terra di Lavoro, soprattutto "se si considera che il fatturato delle costruzioni nella nostra provincia, in termini relativi, è maggiore sia rispetto al dato regionale che al dato nazionale". Per il presidente dei costruttori casertani sono tre, in definitiva, le azioni da fare per evitare il peggio. Primo, "far ripartire i cantieri per sostituire una maggiore tassazione con un maggiore e miglior gettito; secondo, "è necessario che i sindaci della provincia di Caserta esercitino la delega loro attribuita dal governo per ridurre al minimo l'Imu sugli immobili invenduti"; terzo, è opportuno "ripristinare l'esenzione dall'Imu dell'edilizia residenziale sociale di cui c'è una straordinaria domanda". 
Redazione Tuttiinpiazza
16/05/2012
 
 
 
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ECONOMIA & FINANZA




 
 
 
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