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Liberami la stampa
Il grave attentato subito da Berlusconi impone una riflessione. Pubblichiamo in anteprima i nuovi precetti del Governo in materia di libertà di informazione
 
Liberami la stampa

Caserta - Il grave attentato che Silvio Berlusconi ha subìto a Milano pone delle serie riflessioni dalle quali non possiamo esimerci. La prima: che mira! Io non riesco nemmeno a beccare il cestino della carta da un metro, come avrà fatto Tartaglia in mezzo a quel casino? La seconda: che culo! È bastata una statuetta in faccia e nessuno parla più di mafia, di escort, delle figuracce in Europa, del lodo Mondadori e delle barzellette razziste! La terza riflessione naturalmente riguarda il mondo dell’informazione.

Ma è colpa di Repubblica  e dell’Espresso, di Travaglio e Di Pietro, di Santoro e del Tg3 se si è arrivati ad una tale spirale di violenza? Noi pensiamo proprio di sì. Per tale ragione, dopo esserci fustigati guardando per sedici ore senza pause le orazioni di Cicchitto e aver letto tutte le poesie di Bondi, compreso l’inedito “Mi è dolce naufragar in questo mare se Silvio è il bagnino”, abbiamo deciso di iniziare l’anno nuovo pubblicando i precetti governativi che fisseranno, giustamente, un limite a questo inverecondo stato di cose. Ecco quali:

Il Fatto Quotidiano: il giornale di Padellaro e Travaglio, vero covo di terroristi assetati di sangue, nonostante la pagine intrise di odio e violenza non cambierà di una virgola. Sarà semplicemente scolpito su pietre da cinque chili l’una, verrà venduto esclusivamente in un’edicola di Krasnoyarsk (Siberia) e costerà seicento euro la copia.

Tg3: basta notizie di politica, ma solo cronaca nera e rosa. Molto spazio alle previsioni del tempo, affidate a due giovani promesse, che nell’edizione di mezzanotte poseranno nude. Frequenti gli interventi del nuovo direttore, Emilio Fede, che esternerà il proprio pensiero riguardo i fatti del giorno e renderà pubbliche le liste di proscrizioni. Per non deludere gli aficionados del vecchio tg, Fede si farà crescere i capelli, li tingerà di una tinta corvina, si metterà le tette finte e adotterà il nome d’arte “Bianca”.

Il gruppo Espresso\Repubblica: una speciale commissione formata da Gasparri, Cicchitto, Bondi, tre omosessuali di destra in piena crisi d’identità, un carabiniere sardo, due ottuagenarie sorde, un prete alcolista, un vecchio rincoglionito, Bossi, tre persone che si chiamano Vincenzo , Rocco Buttiglione e la sorella zitella della Binetti  vaglierà ogni articolo. Nel frattempo l’autore del pezzo sarà sottoposto al giudizio divino: venti metri di carboni ardenti da superare indenni. Se la commissione darà l’ok e il giornalista non riporterà ustioni, il pezzo potrà essere pubblicato, ma solo in latino.

Radio: Maurizio Belpietro è il nuovo direttore di Radio2, e questa non è una battuta.

Michele Santoro: verranno rinvenuti, nel baule della sua macchina, venti chili di eroina e una siringa con le impronte digitali di Ruotolo.

Tuttiinpiazza: Eh sì, anche noi siamo stati (giustamente) annoverati tra i venditori d’odio. Ma facciamo pubblica ammenda e salutiamo il nostro nuovo direttore: Nicola Cosentino.

Matteo Adami

mta.adami@gmail.com

03/01/2010
 
 
 
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