PASTA REGGIA JUVECASERTA: Downs 21, Siva 2, Hunt 14, Cinciarini 16, Gennarelli ne, Ventrone, Ghiacci, Giuri 6, Johnson 4, Ingrosso ne, Slokar 10. UMANA REYER VENEZIA: Goss 16, Bramos 21, Tonut ne, Jackson 6, Cantoni, Green 9, Ruzzier 2, Owens 8, Ress 3, Ortner 7, Viggiano 6, Savovic 2. Spettatori: 2963. Incasso: € 20532. Parziali: 12-23; 35-45; 62-61; 73-80 (12-23; 23-22; 27-16; 11-19). Caserta – È una Juvecaserta incerottata quella che arriva alla gara contro l’Umana Venezia: fuori Bobby Jones per l’infortunio che ha privato coach Dell’Agnello di un’altra pedina fondamentale nello scacchiere bianconero (dopo lo stop di Gaddefors). Il coach casertano si affida dunque al quintetto composto da Siva, Cinciarini, Downs, Hunt e Slokar, mentre i lagunari scendono in campo con Goss, Green, Bramos, Owens e Savovic. Parte subito bene la Reyer che si porta a +9 con Goss e Bramos. Polveri bagnate invece per Caserta che arresta l’emorragia solo al 4’ con Cinciarini (3-9). Sul -10 (3-13) per i padroni di casa coach Dell’Agnello decide di schierare il neoacquisto Johnson, che prima commette fallo e poi va a canestro per il 5° punto casertano in 7’ di gioco (5-15). Il coach bianconero fa ruotare i suoi uomini: dopo il break veneto di 8-0, Downs e Hunt aggiungono 7 punti allo score casertano ed il primo quarto termina 12-23. Caserta rientra sul parquet con uno spirito diverso: Downs dall’arco sigla il -8 (15-23). Hunt ha la possibilità di ridurre ancora il gap, ma fa 0/2 dalla lunetta. Immediata la replica di Venezia con Viggiano e Ruzzier (17-28 al 12’). Hunt commette il suo secondo fallo e Dell’Agnello manda in campo Johnson. Perfetta la circolazione di palla dell’Umana, che i bianconeri non riescono in alcun modo a scalfire: in un amen gli ospiti si ritrovano a +17 (21-38), con immediato timeout casertano. Gli uomini di Dell’Agnello trovano con molta fatica la via del canestro (28-41 al 18’). Un Giuri molto positivo prova a dare una scossa ai compagni con il gioco da 3 che porta la Juve sotto di 12 (31-43 al 19’). I ritmi restano bassi e si va al riposo lungo sul 35-45. La terza frazione comincia all’insegna di Micah Downs e Dario Hunt: la Pasta Reggia è a -4 (43-47). Il pubblico si accende, Cinciarini segna da 3 e il PalaMaggiò è in delirio (46-47 al 24’). La gara è completamente riaperta, ma Venezia non ci sta e prova di nuovo a scappare con Ortner e Bramos (48-54). La tripla di Downs fa rifiatare Caserta (51-54). L’ala bianconera poi subisce fallo e riporta i padroni di casa a -1 (53-54): la rimonta è completata da Cinciarini che sigla la parità (54-54 al 27’), quindi il primo vantaggio casertano (57-55). Nuova linfa per la squadra di casa che mantiene comunque una lunghezza di vantaggio sui veneti: il terzo periodo si chiude 62-61. Nei primi istanti dell’ultima frazione una rubata di Siva e un pregevole canestro di Slokar fanno volare la Juve a +5 (66-61). Goss non vuole mollare (66-64). Il parzialino casertano di 6-0 riscalda i circa 3000 supporters bianconeri – presenti nonostante la diretta Sky – e Caserta prova a scappare (73-66 al 35’). Negli ultimi minuti si gioca in un clima incandescente: l’Umana accorcia le distanze, mentre Giuri e Cinciarini hanno 4 falli. Venezia impatta con Green e si riporta di nuovo avanti con Goss (73-75). Hunt può segnare i liberi della potenziale parità, ma fa 0/2. Nell’azione successiva, invece, Jackson infila la tripla del +5 (73-78) quando mancano 20’’ alla sirena finale ed il palazzetto comincia mestamente a svuotarsi. La gara termina 73-80. Oggettivamente non si poteva chiedere di più ad una squadra corta ed in continua emergenza infortuni. Resta il rammarico di averla giocata fino alla fine contro un’avversaria più talentuosa, e di averla persa solo negli ultimi 50’’. Valentina Romitelli
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