Cremona - Una Juvecaserta stellare quella scesa in campo a Cremona contro la Vanoli. Dell'Agnello schiera Sosa, Bostic, Gaddefors, Putney e Watt, mentre lo starting cremonese è composto da Holloway, Turner, O. Thomas, T. Thomas e Biligha. La Juve parte subito bene con Putney, ma i lombardi rispondono con Holloway. L'efficace gioco perimetrale dei padroni di casa mette in difficoltà la Pasta Reggia che recupera, soprattutto con Czyz, chiudendo i primi 10' sotto di 6 lunghezze: 19-13. La seconda frazione si apre all'insegna di Wojciechowski ed Amato: Cinciarini tenta di ridurre il gap ma Caserta non è in un buon momento e si trova sempre a rincorrere i lombardi. Dell'Agnello mischia le carte e manda in campo Putney che sembra il più lucido ed efficace in attacco tra le fila bianconere. La Vanoli però gioca bene e T. Thomas sigla il +10 (32-22). Il coach bianconero cerca soluzioni alternative per arginare l'attacco cremonese, chiedendo un contributo a Sosa, a cui però viene sanzionato un tecnico per proteste, che costringe Dell'Agnello a richiamarlo in panca. È un momento di forte crisi per la Jc che piomba fino ad un glaciale -15 (42-27), che diventa -12 all'intervallo: 44-32. Ad inizio del terzo periodo la Juve rientra sul parquet con i proverbiali occhi della tigre: Putney realizza il parziale di 5-0 con cui suona la carica per i bianconeri (44-37). Caserta serra i ranghi a difesa e Cremona non riesce a rendersi pericolosa. Cinciarini e compagni ne approfittano per continuare la rimonta: il sorpasso è servito (45-49). L'inerazia della gara è tutta bianconera: Caserta, trascinata da Cinciarini, chiude la terza frazione sul 58-64. Gli ultimi 10' di gioco trovano Gaddefors e Bostic iniziali protagonisti (60-69). York prova a reagire per i lombardi che, completamente inebetiti dopo lo strepitoso terzo periodo bianconero, non riescono più a trovare la via del canestro. Il +12 siglato da Czyz, unito alla solidità difensiva, conducono la Pasta Reggia ad una schiacciante quanto inattesa vittoria per 82-95 su un campo ostico come quello della Vanoli. Valentina Romitelli
|